Non solo PFAS: nell’acqua che beviamo ci può essere un’altra sostanza tossica (che è un loro derivato)
Un rapporto di PAN Europe rivela che, oltre agli ormai noti PFAS, anche l’acido trifluoroacetico (TFA), un loro derivato, contamina l’acqua potabile
Quando si parla di contaminanti dell’acqua potabile vengono subito in mente i PFAS, sostanze perfluoroalchiliche. Ma non si tratta dell’unico problema, c’è anche un altro composto, loro derivato, che si trova spesso nelle acque europee e di cui si conosce ancora troppo poco.
Parliamo dell’acido trifluoroacetico o TFA, una sostanza che è un’eredità dei PFAS in quanto si forma dalla loro degradazione e, proprio come i “forever chemicals” (soprannome con cui sono consciuti i PFAS negli Usa), è estremamente stabile e duratura nell’ambiente.
A sottolineare la pericolosità di questa sostanza, non solo poco conosciuta ma anche poco normata, è un recente rapporto del Pesticide Action Network (PAN Europe) che ha analizzato 23 campioni di acque superficiali e sei campioni di acque sotterranee provenienti da dieci paesi dell’UE per residui di TFA e altri PFAS.
Come scrive il PAN in un comunicato:
L’entità della contaminazione è allarmante e richiede un’azione decisa. Tutti i campioni d’acqua
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