Non solo ghiacci. Il cambiamento climatico sta facendo estinguere anche questa tradizionale lingua dell’Artico
Il cambiamento climatico minaccia anche la cultura linguistica, facendo scomparire termini ormai non più necessari perché le attività. Il Sami settentrionale è solo un esempio di una lingua interessata dal cambiamento delle tradizioni come conseguenza della crisi climatica
Conosciamo bene o meno tutti gli impatti drammatici del cambiamento climatico. Vediamo sotto i nostri occhi come il clima stia alterando le abitudini della fauna selvatica, danneggiando raccolti, la biodiversità, mietendo vittime per via di eventi estremi.
Alcuni effetti a catena dell’emergenza climatica sono però poco conosciuti. Uno tra questi è la scomparsa di termini degli idiomi uralici parlati in Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia con conseguente perdita linguistica. Sta accadendo questo al Sami settentrionale.
Il Sami settentrionale è una lingua dell’Artico, vanta quasi 300 parole legate alla “neve” e un linguaggio tecnico altamente specializzato per attività quali pesca e caccia. Molte di quelle parole, però, non vengono più utilizzate o insegnate perché sono talvolta le tecniche delle due attività a venire meno e a risultare quindi “inutili”.
Un chiaro esempio ci viene fornito dalla parola jiekŋaguolli, che esprime
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