Neil Young vende la metà dei diritti delle sue canzoni all’Hipgnosis Songs Fund
Canzoni a peso d’oro. Neil Young è l’ultimo musicista a guadagnare dalla cessione dei diritti delle sue canzoni. L’artista ha venduto il 50% della sua musica a una società di investimento britannica in un accordo annunciato mercoledì.
Il fondo ha dichiarato di aver acquisito la metà dei diritti d’autore delle 1.180 canzoni scritte dalla rockstar settantacinquenne. Hit come “Heart of Gold”, “Rockin’ in the Free World” e “Cinnamon girl”. I termini dell’accordo non sono stati divulgati anche se alcuni indiscrezioni di stampa parlano di oltre 50 milioni di dollari.
Chi vende
L’accordo arriva un mese dopo che Bob Dylan ha venduto i diritti di pubblicazione di più di 600 canzoni alla Universal Music Publishing Group per 300 milioni e mezzo di dollari. Stevie Nicks ha invece venduto una quota dell’80% della sua musica alla Primary Wave per 100 milioni di dollari. Merck Mercuriadis, fondatore di Hipgnosis Songs Fund Limited ed ex manager di artisti di successo a livello mondiale, come Elton John, Guns N’ Roses, Morrissey, Iron Maiden e Beyoncé , ha dichiarato di aver acquistato il suo primo album di Neil Young quando aveva sette anni. «Harvest è stato il mio compagno e conosco intimamente ogni nota, ogni parola, ogni pausa e silenzio di quell’album», ha detto.
In un settore in cui le vendite di musica sono diminuite e l’industria dei concerti trattiene il fiato a causa della pandemia da coronavirus, la scelta di Young è singolare. In genere i musicisti preferiscono concedere l’utilizzo delle proprie canzoni in film, videogiochi e in pubblicità mantenendo i diritti. Tuttavia su questo punto Young è sempre stato critico: nella canzone del 1988 “This Note’s For You” criticava aspramente gli artisti che «affittavano» la loro musica per campagne pubblicitarie. Nella canzone, Young cantava: «Non cantare per la Pepsi, non cantare per la Coca Cola. Io non canto per nessuno.
Mi fa sembrare un buffone». Nell’annuncio di mercoledì, Mercuriadis ha detto che la sua azienda e Young «hanno un’integrità, un’etica e una passione comuni che nascono dal credere nella musica e in queste importanti canzoni. Non ci sarà mai un “Burger of Gold”, ma lavoreremo insieme per assicurarci che tutti possano ascoltare le canzoni alle condizioni di Neil». In carriera Young ha pubblicato circa 70 album come artista solista e con band come Buffalo Springfield, Crazy Horse e Crosby, Stills, Nash & Young.