L’Ucraina sta vincendo la guerra del futuro, fatta di algoritmi e satelliti
Nel marzo 2022 molti si aspettavano che la Russia si sarebbe mangiata l’Ucraina nel giro di qualche settimana. Cosa che, tra l’altro, sembra fosse nei piani degli stati maggiori russi, ma così non è andata. Esistono probabilmente infiniti fattori tattici, strategici, politici e anche sociali che gli storici useranno tra qualche decennio per spiegare come […]
Nel marzo 2022 molti si aspettavano che la Russia si sarebbe mangiata l’Ucraina nel giro di qualche settimana. Cosa che, tra l’altro, sembra fosse nei piani degli stati maggiori russi, ma così non è andata. Esistono probabilmente infiniti fattori tattici, strategici, politici e anche sociali che gli storici useranno tra qualche decennio per spiegare come Davide abbia resistito e poi ottenuto vittorie contro Golia, nell’immagine biblica oggi di gran moda. Uno dei motivi principali, però, è percepibile già oggi. È l’elemento tecnologico.
Le più avanzate tecnologie, principalmente statunitensi, stanno giocando un ruolo essenziale nel garantire la supremazia ucraina sul campo di battaglia, almeno per quanto riguarda le operazioni di battlefield intelligence e ricognizione. Le informazioni qui riportate sono tratte dai magnifici reportage dai campi di battaglia ucraini dell’editorialista del Washington Post David Ignatius e dall’articolo scientifico “Preliminary lessons in conventional warfighting from Russia’s invasion of Ukraine“, pubblicato lo scorso mese dall’Institute for the Study of War.
“Costruiamo software che permettono a organizzazioni di integrare efficacemente dati, decisioni e operazioni” – così recita il sito della società tecnologica statunitense Palantir.
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