Liverpool, Italy: le migliori e peggiori cover italiane dei Beatles
Poco più di un mese fa Baldini+Castoldi ha pubblicato un interessante volume a cura di Enzo Gentile e Italo Gnocchi: I Beatles made in Italy. Tutte le cover italiane dei Fab Four, raccolta e racconto di 132 titoli (e relative copertine) dal 1963 al 1970. Quella delle riletture beatlesiane è una storia in continuo divenire, come dimostra il recentissimo The Beatles Songbook di Mina. Una storia iniziata tra i primissimi vagiti della beatlemania e stimolata anche da particolarissime dinamiche editoriali in virtù delle quali, non di rado, le traduzioni venivano pubblicate ancor prima degli originali. Per riassumerla, ecco alcuni capitoli essenziali. Non tutti a lieto fine.
SÌ“When I’m 64” Mina
Impossibile non cominciare proprio dalla voce italiana per eccellenza, già al secondo album di cover dei Fab Four, dopo Mina canta i Beatles del 1993. L’estrema difficoltà del rendere in maniera adeguata un pezzo di Lennon & McCartney è testimoniata dalle eccezioni. Come per questo brano, non a caso tra quelli in cui lo stile dei due è maggiormente camuffato. Sgt. Pepper del resto voleva essere un concept sulla loro
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