Licenziati per non aver scoperto un “finto furto”: il caso Pam apre un serio dibattito sulla dignità sul lavoro

Tre dipendenti della catena di supermercati Pam sono stati licenziati dopo non aver superato il cosiddetto “test del finto cliente” o “test del carrello”, una verifica condotta a sorpresa da ispettori aziendali che si fingono normali clienti nascondendo deliberatamente merce nel carrello per simulare un furto. Se l’addetto alla cassa non si accorge dei prodotti...

Lavoro & Ufficio

Non è passata inosservato la vicenda dei dipendenti della catena di supermercati Pam licenziati dopo non aver superato il cosiddetto “test del finto cliente” o “test del carrello”

Germana Carillo

24 Novembre 2025

@Pam

Tre dipendenti della catena di supermercati Pam sono stati licenziati dopo non aver superato il cosiddetto “test del finto cliente” o “test del carrello”, una verifica condotta a sorpresa da ispettori aziendali che si fingono normali clienti nascondendo deliberatamente merce nel carrello per simulare un furto.

Se l’addetto alla cassa non si accorge dei prodotti nascosti, scatta la contestazione disciplinare. In questi ultimi casi, il provvedimento è stato estremo: “licenziamento per giusta causa”.

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Una pratica che – pur già diffusa nel settore della grande


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