Le popolazioni indigene in Australia potrebbero aver addomesticato i dinghi migliaia di anni fa

Nuove prove indicano che i dinghi venivano sepolti come gli esseri umani, sollevando il dibattito sul loro status di specie selvatica o domestica.
L'articolo Le popolazioni indigene in Australia potrebbero aver addomesticato i dinghi migliaia di anni fa sembra essere il primo su Scienze Notizie.

Nuove prove indicano che i dinghi venivano sepolti come gli esseri umani, sollevando il dibattito sul loro status di specie selvatica o domestica.

Non è chiaro se i dinghi siano semplicemente cani domestici diventati selvatici o una specie selvatica separata.(Susan Flashman/Shutterstock.com)

Le popolazioni indigene in Australia potrebbero aver addomesticato i dinghi migliaia di anni fa, secondo nuove prove che indicano che i cani venivano sepolti come gli esseri umani dalle antiche comunità. Queste scoperte potrebbero contribuire a superare l’impasse di lunga data nel dibattito su se i dinghi siano una specie veramente selvatica o solo una linea di cani domestici diventati selvatici.

Gli autori di uno studio hanno esaminato le ossa degli animali in un antico riparo roccioso presso il sito archeologico di Curracurrang e hanno notato la presenza di numerosi scheletri di dinghi. La datazione al radiocarbonio ha rivelato che il cane sepolto più antico aveva tra i 2.000 e i 2.300 anni, mentre le generazioni successive hanno continuato a seppellire i dinghi sul sito fino all’era coloniale.

Non tutti i dinghi del campo ricevevano riti


Leggi tutto: https://www.scienzenotizie.it/2023/10/25/le-popolazioni-indigene-in-australia-potrebbero-aver-addomesticato-i-dinghi-migliaia-di-anni-fa-0674971


LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera  automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete.  LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale.   =>  DISCLAIMER

Buy Me A Coffee

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.