Le iscrizioni sui mattoni mesopotamici rivelano un curioso rafforzamento del campo magnetico terrestre
Le iscrizioni sui mattoni mesopotamici hanno contribuito a rivelare dettagli su un rafforzamento del campo magnetico terrestre nel Medio Oriente 3.000 anni fa.
Questo mattoncino è segnato come proveniente dal regno di Nabucodonosor II (ca. 604-562 a.C.). I grani magnetizzati raschiati rivelano la forza del campo magnetico. (Museo di Slemani)
Le iscrizioni sui mattoni mesopotamici che promuovono il re quando vengono cotti hanno contribuito a rivelare i dettagli di un curioso rafforzamento del campo magnetico terrestre. Tracce di questa forza intrigante sono state trovate dalla Cina all’Oceano Atlantico e si evidenziano maggiormente quanto più si avvicinano a ciò che oggi è l’Iraq nel corso di un periodo di 500 anni che inizia poco più di 3.000 anni fa. Tuttavia, le prove provenienti dalla stessa regione sono state scarse e scarsamente datate, fino ad ora.
Il campo magnetico terrestre non è costante nel tempo o nello spazio. Sono emerse temporanee zone deboli, senza una ragione ancora compresa, così come tasche di forza inspiegata. Il campo ci protegge dalle radiazioni spaziali e guida i nostri sistemi di
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