
“Le Ardite” di Civitavecchia contro l’emendamento alla legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza
Da qualche giorno a Civitavecchia stanno circolando dei volantini sulla proposta volta ad emendare la legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza, aggiungendo l’obbligo per la donna di ascoltare il battito cardiaco e guardare l’ecografia dell’embrione prima di procedere all’intervento. È assolutamente una misura violenta e colpevolizzante: un atto di una gravità estrema. Queste pratiche sono […]
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Da qualche giorno a Civitavecchia stanno circolando dei volantini sulla proposta volta ad emendare la legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza, aggiungendo l’obbligo per la donna di ascoltare il battito cardiaco e guardare l’ecografia dell’embrione prima di procedere all’intervento. È assolutamente una misura violenta e colpevolizzante: un atto di una gravità estrema. Queste pratiche sono estremamente violente e sono volte unicamente a colpevolizzare le donne per la loro scelta sottoponendole ad una sadica tortura.
Diciamoci invece delle cose importanti: attualmente non è affatto necessario effettuare una ecografia per ottenere il certificato per l’IVG. Quello è un documento in cui si attesta che la persona è incinta e che vuole interrompere la gravidanza.
Per questo la L.194/78 parla della possibilità che il certificato possa essere effettuato da un medico,
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