La prova della webcam Logitech Brio 500 e della cuffia Zone Vibe 100: videocall di qualità al prezzo giusto
A casa Logitech (come in quella di molti italiani) non è più tempo di emergenza sanitaria ma di nuova normalità. Il che non vuol dire che si sia esaurito il ricorso alle videochiamate di lavoro, a una certa dose di home working, a tante ore da passare al PC; il “menù” è lo stesso ma non viene più consumato “in emergenza”, non con mezzi di fortuna. Ora che abbiamo capito che buona parte dell’attività lavorativa (e anche di quella personale e scolastica, a prescindere dalla DAD) passa attraverso Internet, il PC e le videoconferenze, avere una webcam migliore e soprattutto che non inquadra solo mento e il soffitto è una lecita aspirazione. Così come poter sentire e farsi sentire al meglio, pur senza fili.
Così Logitech ha lanciato alcuni nuovi device dal prezzo “giusto” e dalle prestazioni molto interessanti, proprio per assecondare questo bisogno di nuova normalità digitale. Si tratta di una webcam semplice e completa e di una cuffia wireless: entrambi i prodotti sembrano davvero creati sulla base dei bisogni espressi dagli utenti. Anzi, sicuramente sarà così: tutte i produttori professano di mettere il cliente al centro del loro ciclo di progettazione; il punto è che non tutte ce la fanno. Logitech a questo giro ce l’ha certamente fatta con Brio 500 e Zone Vibe 100. Ecco perché.
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Brio 500, precisamente la webcam che serve
Cerchiamo di essere analitici: cosa chiediamo, nell’uso di tutti i giorni, a una webcam?
La prima cosa è certamente la qualità di immagine: ne abbiamo le tasche piene di conference call con interlocutori fané, avvolti nella nebbia di una webcam poco contrastata e sfuocata. La nuova Logitech Brio 500, presentata in queste ore e da noi provata in anteprima, offre un sensore da