La mimica di Alessandro Impagnatiello: prima di andare in carcere si è specchiato
Giovedì scorso, alle 7:30 di mattina, i magistrati hanno firmato il fermo nei confronti di Alessandro Impagnatiello, per l’accusa di omicidio aggravato, procurato aborto e occultamento di cadavere. Quella mattina, i carabinieri sono usciti dalla caserma di Senago per accompagnare in carcere il trentenne. Il giovane aveva confessato di avere ucciso la sua fidanzata, Giulia Tramontano, e di aver tentato di bruciarne il corpo. Il ragazzo non dormiva da 24 ore. Prima di salire in auto si è fermato dinanzi a una vetrata. Specchiandosi, il 30enne si è sistemato il cappellino da baseball beige che indossava.
Alessandro Impagnatiello: un profilo narcisista?
Secondo i magistrati, il profilo di Impagnatiello è quello di un “narcisista manipolatore”. Si tratterebbe di un bugiardo seriale, che vive non una, ma più vite parallele. Sarebbe inoltre capace di giocare con i sentimenti del partner o dei suoi interlocutori, facendo pressione sui loro sensi di colpa. Un esempio è quando nelle chat scambiate con Giulia, lei è furiosa dopo l’ennesimo litigio, ma lui afferma di avere la spalla bloccata e di avere bisogno della guardia medica.
Era
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