La madre di Giorgia Meloni contro Rula Jebreal: “Si vergogni di attaccare mia figlia usando la storia del padre”

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Rula Jebreal attacca Giorgia Meloni sulla condanna del padre e Anna Paratore, mamma della premier in pectore, sbotta. Non ci sta e interviene difendendo le figlie, Giorgia e Arianna, contro le critiche per una vicenda legata al padre della leader FdI arrestato in passato per narcotraffico secondo la stampa spagnola. “Dopo che per anni ho sopportato i peggiori insulti nei confronti di Giorgia, bugie e mistificazioni di tutti i tipi, calunnie vergognose che, detto per inciso, se in Italia sei di destra non riesci nemmeno a far condannare in un’aula di tribunale, sono davvero stufa”, scrive Anna Paratore in una lettera postata sui social da vari parlamentari di Fratelli d’Italia, tra cui la deputata Elisabetta Gardini.

Le parole della giornalista italo-israeliana di origine palestinese hanno scatenato polemiche e reazioni. Tra queste ora c’è anche quella della madre di Giorgia Meloni. “La mia storia con il padre delle mie figlie non è materia pubblica, così come non credo lo sia la vita di un uomo che è mancato già da svariati anni”, spiega Anna Paratore. Che racconta alcuni episodi della vita privata della leader di FdI e prossima prima premier donna italiana. “L’ultima volta che le mie bambine e io lo abbiamo incontrato, è stato in un lontano pomeriggio intorno al 1988, a Villa Borghese, un giardino pubblico romano, dove Francesco Meloni aveva chiesto di rivedere le sue figlie dopo che da circa 5 anni non avevano sue notizie. Fu un incontro inutile e superficiale, con due bimbette che a malapena si ricordavano di lui, e lui che si faceva chiamare Franco perché sosteneva che ‘papà’ lo invecchiasse – continua Paratore – Dopo di allora, il vuoto assoluto. Per quello che ne sapevamo noi, poteva essere morto, o felicemente

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