La Grande Muraglia Cinese è ancora in piedi grazie ai muschi e ai batteri
Secondo gli studiosi la copertura di muschi, licheni, la cosiddetta ”biocrosta” ha aiutato la stabilità di alcune sezione della struttura.
La Grande Muraglia Cinese iniziò a essere costruita più di 2.000 anni fa e da allora è rimasta in piedi, sebbene diverse sezioni siano state erose, nel tempo, dalle forze della natura. In alcuni punti la costruzione è rafforzata da un’insolita biocrosta, composta da cianobatteri, muschi, licheni e altri organismi viventi. L’importanza di questa ”biocrosta” nel preservare la Grande Muraglia è stata recentemente resa nota dai ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze. Nello studio, il team di ricercatori ha analizzato otto campioni raccolti in diversi punti dell’edificio, considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Oggi le parti più visitate dell’edificio sono realizzate in pietre e mattoni, ma alcune parti del muro sono state realizzate in fango, cioè in terreno compattato con ghiaia e altri materiali naturali. Con la pioggia, il sole e il vento che agiscono da migliaia di anni, il rischio di erosione è elevato. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances, la biocrosta svolge un importante ruolo protettivo impedendone
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