«Jeff Beck con la chitarra ti scorticava la pelle»
Abbiamo chiesto a Cesareo di Elio e le Storie Tese perché Jeff Beck è stato uno dei più grandi. Ha fatto evolvere la chitarra dal punto di vista concettuale. Unica tecnica ed espressività. E produceva un suono vincente non con gli effetti, ma con le mani
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La morte di Jeff Beck si porta dietro il dolore per la scomparsa dell’uomo e la sua futura mancanza dal punto di vista artistico: non ci sarà mai più in circolazione una chitarra così splendida, forte ed espressiva come è stata quella di un grande pioniere del rock. Un uomo molto schivo, ma stimatissimo nell’ambiente. Non credo ci sia chitarrista al mondo che non lo abbia citato almeno una volta nella sua vita. E così viene a mancare un suono unico, dovuto prevalentemente alla sua tecnica. Perché, intanto, suonava con le dita e aveva un uso della leva del tremolo che dava un effetto tra il violino e l’armonica difficilmente paragonabile ad altri. È stato ineguagliato. E anche innovativo: ha sviluppato lo strumento facendosi costruire chitarre su misura che in molti hanno utilizzato o preso a esempio, inventando un particolarissimo capotasto con dei cuscinetti a sfera per far scivolare meglio le corde durante l’uso ossessivo del ponte. Per queste e altre ragioni è stato uno che ha fatto evolvere la chitarra dal punto di vista concettuale, infatti la Fender ha
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