Italia prima della classe nella gestione dei rifiuti urbani: il 66,6% viene differenziato
L’Italia si conferma un Paese in prima linea nella gestione sostenibile dei rifiuti urbani. Lo dimostrano i dati presentati nel Rapporto Rifiuti Urbani 2024 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che fotografa una nazione sempre più orientata all’economia circolare. La raccolta differenziata ha raggiunto il 66,6% nel 2023, un dato in...
L’Italia fa passi da gigante nella gestione dei rifiuti urbani. Il Rapporto ISPRA 2024 evidenzia un tasso di raccolta differenziata del 66,6%, con picchi del 73,4% al Nord. Nonostante i progressi, rimangono sfide importanti per raggiungere gli obiettivi europei di riciclo del 65% entro il 2035 e ridurre la dipendenza dalle discariche
@Canva
L’Italia si conferma un Paese in prima linea nella gestione sostenibile dei rifiuti urbani. Lo dimostrano i dati presentati nel Rapporto Rifiuti Urbani 2024 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che fotografa una nazione sempre più orientata all’economia circolare. La raccolta differenziata ha raggiunto il 66,6% nel 2023, un dato in crescita rispetto al 65,2% dell’anno precedente, con un incremento di 211.000 tonnellate di rifiuti differenziati.
Nord al top, Sud in crescita
Il rapporto evidenzia una netta distinzione tra le macro-aree del Paese. Il Nord Italia si conferma leader con un tasso di raccolta differenziata del 73,4%, seguito dal Centro con il 62,3%. Il Sud, seppur con un valore inferiore (58,9%), mostra un trend di crescita significativo, riducendo il divario
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