
Il robot subacqueo autonomo che pulisce i fondali del mare di Marsiglia come un’aspirapolvere
Nel porto di Marsiglia è entrato in azione per la prima volta SEACLEAR, un robot subacqueo autonomo pensato per individuare e raccogliere rifiuti marini nascosti nei fondali. Il dispositivo è stato progettato da un gruppo di ricercatori della Technical University of Munich (TUM), nell’ambito di un progetto europeo finanziato dall’Unione Europea e sviluppato in collaborazione...
Un sistema tecnologico tutto europeo con droni, sensori e una pinza robotica entra in azione per rimuovere plastica, vetro e altri scarti sommersi
13 Ottobre 2025
©Andreas Schmitz – TUM
Nel porto di Marsiglia è entrato in azione per la prima volta SEACLEAR, un robot subacqueo autonomo pensato per individuare e raccogliere rifiuti marini nascosti nei fondali. Il dispositivo è stato progettato da un gruppo di ricercatori della Technical University of Munich (TUM), nell’ambito di un progetto europeo finanziato dall’Unione Europea e sviluppato in collaborazione con diverse università.
L’idea nasce da un’urgenza concreta: ogni anno, secondo l’European Environment Agency, finiscono in mare circa 626 milioni di oggetti galleggianti, ma pochi parlano dei rifiuti che affondano e restano lì, invisibili ma presenti, per anni. SEACLEAR nasce per affrontare proprio questa parte nascosta dell’inquinamento marino.
Una squadra di robot e sensori lavora insieme per raccogliere i rifiuti sommersi
Il robot SEACLEAR non lavora da solo. Fa parte
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