
Il modo in cui respiri potrebbe essere la chiave per migliorare la tua memoria (anche quando dormi)
Potresti pensare che, mentre dormi, il cervello si spenga per ricaricare le batterie. In realtà, accade l’opposto. Durante il sonno, e in particolare nelle fasi non-REM, il cervello entra in una modalità di “archiviazione dati”: seleziona, rielabora e immagazzina le esperienze della giornata nella memoria a lungo termine. Un lavoro silenzioso, ma orchestrato con precisione...
Quando respiri dormendo, il cervello lavora per consolidare i ricordi e rafforzare la memoria: una connessione sorprendente che la scienza comincia solo ora a decifrare
1 Novembre 2025
Potresti pensare che, mentre dormi, il cervello si spenga per ricaricare le batterie. In realtà, accade l’opposto. Durante il sonno, e in particolare nelle fasi non-REM, il cervello entra in una modalità di “archiviazione dati”: seleziona, rielabora e immagazzina le esperienze della giornata nella memoria a lungo termine. Un lavoro silenzioso, ma orchestrato con precisione — e la tua respirazione sembra essere il metronomo che dà il ritmo a tutto.
Un recente studio pubblicato su PNAS ha scoperto che il modo in cui respiri durante il sonno può influenzare la capacità del cervello di consolidare i ricordi. Gli scienziati hanno analizzato direttamente l’attività dell’ippocampo, la centrale della memoria, utilizzando micro-elettrodi per registrare le onde cerebrali durante il sonno di volontari adulti. Parallelamente, hanno monitorato il flusso d’aria nasale per capire se e come
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