Il Bosco del Molino cresce e sviluppa nuovi progetti
Il 21 ottobre di un anno fa, Giornata nazionale degli alberi, a Collecchio (Pr), sulla terra adiacente lo stabilimento di Agugiaro&Figna Molini, fu inaugurato il Bosco del Molino. Un progetto e un incubatore di iniziative che ha visto la piantumazione di 18 mila alberi su una superficie di 13 ettari (3 a pioppeto e 10 a bosco).
Il Bosco del Molino a un anno dalla piantumazione Assorbire le emissioni di CO2
L’iniziativa di riqualificazione aziendale ideata da Agugiaro&Figna Molini e sviluppata in collaborazione con il Cinsa-Consorzio interuniversitario nazionale scienze ambientali è una delle tappe del viaggio dell’azienda per sostenere il territorio e la sua biodiversità. Il Bosco permette l’assorbimento di 220 mila kg all’anno di CO2 compensando le emissioni totali degli impianti dell’azienda nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano. «Tra cinque anni – ha spiegato l’ amministratore delegato Riccardo Agugiaro – il Bosco assorbirà tutto il CO2 emesso dal processo di macinazione di tutti e quattro i nostri stabilimenti. Ma non ci fermiamo: l’1% delle vendite dei prodotti di punta di Agugiaro&Figna viene devolto alla riforestazione».
La posa della lastre di materiale ferroso per il progetto del Rise-Research instituses of Sweden Patto con la terra
«Abbiamo sottoscritto un patto con la terra – ha puntualizzato Rosanna Figna, responsabile Controllo qualità – Il Bosco del Molino è in grado di riprodurre il 96% della biodiversità del Bosco del Taro. Abbiamo cominciato un’opera di restituzione alla natura e utilizziamo solo energia da fonti rinnovabili. Oggi, a un anno di distanza, le piante sono cresciute e in vigore, nonostante la siccità».
Riccardo Agugiaro con la pala e, a destra, Rosanna Figna Un suolo argilloso più che utile
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