I nuovi bootleg dei Pink Floyd illuminano la faccia nascosta della luna
I 18 concerti risalenti al 1972 pubblicati dalla band raccontano l'evoluzione di 'The Dark Side of the Moon' prima della pubblicazione, mese dopo mese, show dopo show
The post I nuovi bootleg dei Pink Floyd illuminano la faccia nascosta della luna first appeared on Rolling Stone Italia.
Quando i Pink Floyd sperimentavano lo facevano fino in fondo. Presentavano dal vivo brani inediti, molto prima che venissero incisi su disco, per testarne pregi e difetti, correndo il rischio di vedere le nuove creazioni non reggere l’impatto con il pubblico. È il caso ad esempio della prima versione di Echoes intitolata The Return of the Son of Nothing presentata in anteprima dal vivo, un metodo replicato nel momento in cui The Dark Side of the Moon comincia a prendere forma, dalla sala prove al palcoscenico.
Dopo i tour de force di Atom Heart Mother e di Echoes, i Pink Floyd alzano la posta e mettono in piedi una suite di doppia durata rispetto alle precedenti, una sequenza di dieci brani concatenati che vanno a formare il loro primo concept album. Tutti conoscono il successo che The Dark Side of the Moon ha ottenuto, i temi che affronta, la superba qualità dell’incisione, gli effetti sonori che sembrano prendere vita nella testa di chi ascolta, la bellezza evocativa di Breathe, Time, The Great Gig in the Sky, Us and Them, Brain Damage
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER