
Del Toro reinventa Frankenstein: la storia che trasforma il mito in un trauma irrisolto
Quando si parla di Guillermo del Toro, non si descrivono semplici film: si parla di favole nere sull’anima, di allegorie che usano il mostruoso per raccontare ciò che di più umano esista. La sua versione di Frankenstein non fa eccezione. Il regista è da sempre convinto che ciò che chiamiamo “mostro” sia soltanto lo specchio...
Il Frankenstein di Guillermo del Toro non parla solo di scienza e orrore, ma del legame distrutto tra un “padre” incapace di amare e un “figlio” nato già condannato alla solitudine
18 Novembre 2025

@Wikimedia Commons
Quando si parla di Guillermo del Toro, non si descrivono semplici film: si parla di favole nere sull’anima, di allegorie che usano il mostruoso per raccontare ciò che di più umano esista. La sua versione di Frankenstein non fa eccezione. Il regista è da sempre convinto che ciò che chiamiamo “mostro” sia soltanto lo specchio deformato delle nostre ferite, e per questo il racconto di Mary Shelley si presta a diventare un laboratorio emotivo ricco di livelli psicologici.
Creature gigantesche, fragili, vulnerabili, che incarnano ciò che gli esseri umani non osano confessare: la paura di essere rifiutati, l’ansia di non
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER




