Decreto Sicurezza: Cassazione, blocchi stradali non punibili se lievi

Decreto sicurezza: per la Cassazione i blocchi stradali non sono punibili se il disagio è ridotto. Ma il parere non è vincolante

Lo scorso 9 giugno il Decreto Sicurezza è diventato legge dello Stato introducendo 14 nuovi reati e 9 aggravanti, incluso il nuovo e contestatissimo reato di blocco stradale o ferroviario effettuato col proprio corpo. Dopo qualche settimana, la Corte di Cassazione è intervenuta sul provvedimento con una relazione non vincolante, assai contestata dalla maggioranza di Governo, che ha sollevato parecchi dubbi e perplessità su gran parte delle misure adottate, sia nella forma che nel merito. Sotto la lente della Suprema Corte è finito, tra gli altri, proprio il reato di blocco stradale, che si manifesta nel divieto assoluto di procedere a blocchi stradali o ferroviari come espressione di dissenso, protesta o forma di lotta sindacale. Per la Cassazione tali blocchi non sono però punibili se il disagio procurato è ridotto, cioè tale da non impedire completamente la circolazione dei mezzi.

LA NOVITÀ DEL REATO DI BLOCCO STRADALE COL PROPRIO CORPO

Prima di approfondire i rilievi della Corte di Cassazione, facciamo un passo indietro ricordando come si è arrivati al reato di blocco stradale. L’articolo 14 del più volte citato Decreto


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