Da eMMC a UFS: l’evoluzione delle schede di memoria per dispositivi mobili
Il settore della tecnologia è in continua evoluzione e sembra proprio non ci sia un limite a ciò che lo sviluppo e la ricerca possono offrire ai consumatori di tutto il mondo. Fotocamere sempre più nitide e ad alta risoluzione, display che immergono l’osservatore all’interno dello schermo, smartphone che girano video di qualità cinematografica e […]
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Il settore della tecnologia è in continua evoluzione e sembra proprio non ci sia un limite a ciò che lo sviluppo e la ricerca possono offrire ai consumatori di tutto il mondo. Fotocamere sempre più nitide e ad alta risoluzione, display che immergono l’osservatore all’interno dello schermo, smartphone che girano video di qualità cinematografica e molto altro ancora.
Ma maggiore è la qualità dei media su un dispositivo, maggiore è il loro peso. Di conseguenza, negli ultimi anni l’unità di memoria integrata di smartphone, tablet e laptop è diventata sempre più importante quando si acquistano nuovi dispositivi mobili.
Nell’articolo di oggi vediamo l’evoluzione delle schede di memoria nel corso degli anni, dalla eMMC fino ad arrivare alla più moderna UFS.
Cos’è l’eMMC?
La scheda di memoria eMMC, dall’inglese “embedded Multi Media Card”, cioè “scheda multimediale incorporata”, è una memoria flash avanzata che viene usata per i dispositivi mobili. Nonostante sia la meno recente, questa memoria integrata è ancora la soluzione più diffusa per molti strumenti elettronici di consumo, inclusi tablet, smartphone, sistemi GPS, eReader e altri dispositivi informatici mobili.
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