Cospito, la linea dura di Berlusconi: «Sul 41-bis nessuna trattativa con mafiosi e terroristi»
Garantisti a tutto tondo, ma senza cedimenti a chi pretende, in nome della violenza, di piegare il corso della giustizia. È questo, in estrema sintesi, il senso dell’intervista rilasciata al Giornale da Silvio Berlusconi. Il caso-Cospito non ha lasciato indifferente l’ex-premier che ha pronunciato in merito parole chiare e ferme. «L’Italia – ha esordito – non deve piegarsi a nessun ricatto e a nessuna minaccia. Sulle regole dello Stato di diritto non si tratta con nessuno». Berlusconi approva dunque senza riserve l’atteggiamento adottato dal governo nei confronti dello sciopero della fame portato avanti da Cospito per protestare contro il regime carcerario del 41-bis. «Bisogna operare, come del resto si sta facendo, senza nessuna trattativa e nessuna concessione fuori dalla legge», ha affermato.
Così Berlusconi a Il Giornale
Nel corso dell’intervista, il Cavaliere ha rivendicato il suo garantismo, ma ha anche ribadito la necessità di punire i colpevoli, «anche in maniera severa». Berlusconi ha soppesato ogni parola. Dapprima ricordando che il diritto alla tutela della salute va riconosciuto a tutti, detenuti, compresi: «È un principio sacro». E poi sottolineando come il carcere non debba diventare «un luogo di tortura, di violenza,
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