“Continueremo a vigilare”: Macron fa il padrone a casa nostra
"Continueremo a vigilare": Macron fa il padrone a casa nostrailparagone.it
Pubblicato il 24/10/2022 13:22
Tra promesse più o meno difficili da mantenere, proclami e ringraziamenti, il governo guidato da Giorgia Meloni ha già fornito alcune indubbie certezze. La prima: i rapporti tra Fratelli d’Italia e Silvio Berlusconi non saranno dei più semplici, con le prime burrasche che si sono già abbattute sull’esecutivo. La seconda: da parte della prima premier donna nella storia del nostro Paese c’è una gran voglia di rimarcare la continuità con Mario Draghi, come fosse un merito da doversi appuntare in tutta fretta sulla giacca. Non proprio quello che molti elettori che pure l’hanno sostenuta si sarebbero immaginati, probabilmente. Anche perché il rischio è proprio quello di ripetere gli errori del suo predecessore, a partire da quell’immagine di totale sudditanza rispetto all’Unione Europea fornita agli occhi del mondo in passato. (Continua a leggere dopo la foto)
Una sensazione confermata, purtroppo, dal primo incontro ufficiale di Giorgia Meloni dopo la nomina a Presidente del Consiglio, quello con il leader francese Emmanuel Macron. Il quale, al termine del faccia a faccia, ha lanciato un messaggio piuttosto chiaro: “Continueremo la vigilanza”. Come dire, l’attenzione dell’Unione Europea continuerà a essere rivolta verso il vostro Paese. (Continua a leggere dopo la foto)
Il presidente francese domenica sera ha incontrato il neo-premier italiano a Roma, un colloquio definito “pragmatico e costruttivo” ma anche “franco”. Tra le possibili cause d’attrito, come rivelato da Libero Quotidiano, il tema dei diritti umani: “Giudicheremo dagli atti in modo concreto. C’è vigilanza, c’è un atteggiamento esigente