Che le “rotonde” siano: una sulla Cimina/Sutrina, un’altra a Sutri tra Cassia e viale 4 novembre
Redazione Viterbo,7.10.24 Dalla prima rotatoria italiana istituita nel 1989 a Lecco ad oggi, la diffusione di questo sistema di snellimento traffico agli incroci è in costante aumento La felice invenzione di un inglese nell’ottocento, poi ripresa da un urbanista francese, da li la definizione di “rondo alla francese”, ha reso possibile il felice scorrimento del […]
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Redazione
Viterbo,7.10.24
Dalla prima rotatoria italiana istituita nel 1989 a Lecco ad oggi, la diffusione di questo sistema di snellimento traffico agli incroci è in costante aumento
La felice invenzione di un inglese nell’ottocento, poi ripresa da un urbanista francese, da li la definizione di “rondo alla francese”, ha reso possibile il felice scorrimento del traffico veicolare negli incroci, salvo, però, quello avvenuto a Viterbo, dove l’infelice progettazione di una rotonda (quella del Cimitero sulla Cassia nord) sta creando solo ingorgo e non snellimento traffico. Caso unico !
A Nepi cè un sindaco illuminato, parliamo di Franco Vita, che si è battuto e si batte perchè rotatorie vengano istituite sul suo comune.
Il primo successo è stato istitutuirne una all’incrocio malefico tra la Cimina con la Nepesina, seguita poi da quello in loc. Gabelletta tra Cassia e Nepesina poco più avanti ed adesso si sta compiendo il “miracolo” che nel quadrivio mortale della Cimina con la Sutrina ne sorgerà un’altra.
Ma il “virus” (creazione rotatorie) del sindaco di
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