
ChatGPT in analisi: cosa succede quando l’intelligenza artificiale si confessa?
Negli ultimi anni si è discusso molto sul ruolo dell’intelligenza artificiale, e in particolare dei chatbot come ChatGPT, nel supporto psicologico. Ma nessuno aveva mai provato a fare il contrario: trattare l’AI come un paziente in terapia. Lo psicoterapeuta statunitense Gary Greenberg ha voluto esplorare un territorio del tutto inesplorato: ha iniziato un ciclo di...
Cosa accade quando l’intelligenza artificiale smette di essere strumento e diventa soggetto? Il terapeuta Gary Greenberg ha testato ChatGPT come paziente per otto settimane: il risultato svela il lato oscuro dell’intimità con l’intelligenza artificiale
19 Ottobre 2025
Negli ultimi anni si è discusso molto sul ruolo dell’intelligenza artificiale, e in particolare dei chatbot come ChatGPT, nel supporto psicologico. Ma nessuno aveva mai provato a fare il contrario: trattare l’AI come un paziente in terapia.
Lo psicoterapeuta statunitense Gary Greenberg ha voluto esplorare un territorio del tutto inesplorato: ha iniziato un ciclo di otto settimane di sedute “terapeutiche” con ChatGPT, trattandolo non come uno strumento, ma come un paziente umano. Il risultato è stato un lungo e complesso racconto pubblicato sul New Yorker, in cui ChatGPT — ribattezzato Casper — si è rivelato un interlocutore affascinante, inquietante e sorprendentemente consapevole dei propri limiti. O almeno, lo sembrava.
Casper non si limita a rispondere: anticipa le domande, modula il tono
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