
Chainsaw Man: censurato il momento più disgustoso della serie
Lo studio MAPPA ha rappresentato sullo schermo in Chainsaw Man sangue a fiumi, Diavoli fatti a pezzi, dando vita a un anime molto particolare e…
Lo studio MAPPA ha rappresentato sullo schermo in Chainsaw Man sangue a fiumi, Diavoli fatti a pezzi, dando vita a un anime molto particolare e violento, rispetto allo standard degli shonen in cui ci sono sì schizzi di sangue, ci sono combattimenti all’ultimo sangue, ma una quantità di splatter come in questa serie, raramente, ultimamente, si è visto. Se L’Attacco dei Giganti è rimasto impresso nella memoria degli spettatori anche per la brutalità e la tragedia, Chainsaw Man rappresenta il sangue allo stesso modo senza farsi troppi problemi, dimostrandosi borderline, proprio come il già citato L’Attacco dei Giganti non è un’opera per ragazzi, non è un’opera per adulti, è un misto, un ibrido, diciamo così, o forse un’evoluzione dei due generi, richiedendo il pubblico giovane un’esperienza audiovisiva più adulta rispetto al passato, e al pubblico già trentenne o quasi non dispiace trascorrere del tempo in compagnia di motoseghe e combattimenti splatter.
Le tematiche di Chainsaw Man vanno dal background tragico di personaggi come Aki, o la sua senpai Himeno, entrambi a caccia del Diavolo pistola, alle motivazioni che spingono Denji
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