L’Italia degli intoppi e dell’annuncite, un anno di nulla
Una pandemia che ha smascherato la totale inettitudine di un sistema mondiale, ma in modo particolare del nostro paese.
Una pandemia che ha smascherato la totale inettitudine di un sistema mondiale, ma in modo particolare del nostro paese.
In filosofia è chiamato “principio olistico”, che in sostanza vuol dire “la totalità è più che la somma delle sue parti”.
La notizia è arrivata come un fulmine ieri sera poco prima delle otto. Inattesa come tutti i ribaltoni che fin qui zitto zitto ha fatto Mario Draghi.
«La pacchia dell’emergenza è finita: sia per i media sensazionalisti che per i “terroristi del lockdown”, che nei giorni scorsi avevano inutilmente invocato il ritorno delle chiusure totali».
«Il rapporto fra Domenico Arcuri e Giuseppe Conte andrà studiato dai cultori della scienza politica come esempio di ciò che può portare la scaltrezza e l’accecamento del potere in un contesto di istituzioni deboli».
Il Consiglio dei ministri ha scelto nel pomeriggio, il premier Draghi e il sottosegretario Gabrielli vogliono un dipartimento nuovamente protagonista nella lotta alla pandemia.
L’intenzione di Draghi è aspettare la scadenza anche se crescono le pressioni per licenziarlo prima.
«Che brutta parola, negazionisti: erano quelli che negavano l’Olocausto. Noi non neghiamo proprio niente: ci permettiamo solo di dubitare di quanto ci viene raccontato, sul Covid. Sono loro, semmai, che negano l’evidenza: la mascherina è inutile e dannosa.
L’annuncio del capo politico del M5s Vito Crimi in un post su Facebook. Si voterà dalle 10 alle 18
Il governo dell’orrore è defunto: clinicamente morto. In rianimazione è finito grazie a Renzi, ma a staccargli la spina è stato Mattarella.