
Braccianti sfruttati e sottopagati, indagato l’imprenditore Danilo Camilli: “Chi protestava minacciato di licenziamento”
Il gip ha disposto il controllo giudiziario dell'azienda agricola di Castel d'Asso: si occupa di ortaggi, è tra le più...
Sfruttamento del lavoro nelle campagne di Castel d’Asso a Viterbo. Al centro dell’inchiesta di procura e carabinieri una delle più grandi aziende agricole del territorio, che si occupa di ortaggi, affermata anche a livello nazionale e punto di riferimento della grande distribuzione organizzata. Indagato il titolare, l’imprenditore agricolo Danilo Camilli.
Circa 150 i dipendenti dell’azienda, la maggior parte dei quali provenienti da paesi africani. Gli investigatori hanno ricostruito che “gli operai, impiegati nella lavorazione dei campi, sono stati sottoposti a condizioni lavorative caratterizzate da lunghissimi turni di lavoro (dall’alba al tramonto, anche fino a tredici ore al giorno), dall’esposizione alle intemperie e talvolta dalla mancata fruizione del giorno di riposo settimanale, ferie e malattie retribuite e dalla corresponsione di remunerazioni palesamenti difformi rispetto ai dettami dei contratti nazionali e provinciali, mentre i salari venivano in parte corrisposti mediante bonifico e in parte in nero”. E ancora: “I lavoratori – riportano gli inquirenti – non venivano dotati di calzature e vestiti idonei da utilizzare in caso di pioggia e non venivano rispettate le condizioni di sicurezza per gli spostamenti a bordo
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