Arte: il futuro è Underground
L’arte fa capire il mondo e aiuta il dialogo. Va dove non ci sono regole, dove tutto è possibile
Questo articolo è pubblicato sul numero 41 di Vanity Fair che celebra i nostri straordinari 20 anni di storia e che sarà in edicola fino al 10 ottobre 2023. Qui trovate gli articoli da non perdere
Chi sarà il prossimo Warhol o il prossimo Basquiat? Non posso rispondere. Tutto si muove oggi molto velocemente e tutto si muove dovunque, dalla Cina all’India, all’America, all’Africa, ma anche in luoghi piccolissimi. L’Islanda ha in proporzione più artisti per abitanti che la Germania. Ci sono poi nazioni dove il tasso di creatività è altissimo e ancora non condizionato dalle regole del mercato o dello star system. Una di queste è la Nigeria, da cui escono artisti, scrittori, architetti, fashion designer con visioni completamente impreviste.
Si è parlato tanto di NFT, ma ora la febbre è già passata, perché immaginare l’NFT come un soggetto artistico o culturale autonomo è come chiedere al Dna di Stephen King di scrivere un libro. Più difficile da capire è l’AI,
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