Anche i Neanderthal andavano al mare, ma non per divertisi: scoperte impronte di un bambino di 80.000 anni fa

Un piedino lungo appena 11 centimetri, piantato nella sabbia umida di una duna. Il tallone è appena visibile, l’arco plantare ancora non formato, proprio come quello di un bambino molto piccolo che sta imparando a camminare. Ma questa non è una scena recente, né il ricordo di una giornata al mare: è una fotografia fossilizzata...

Archeologia

Scoperte in Portogallo, sulla sabbia di Monte Clérigo, in Algarve, le tracce fossili raccontano una scena quotidiana e sorprendentemente umana

Ilaria Rosella Pagliaro

8 Ottobre 2025

©Nature

Un piedino lungo appena 11 centimetri, piantato nella sabbia umida di una duna. Il tallone è appena visibile, l’arco plantare ancora non formato, proprio come quello di un bambino molto piccolo che sta imparando a camminare. Ma questa non è una scena recente, né il ricordo di una giornata al mare: è una fotografia fossilizzata di 80.000 anni fa, lasciata da un bimbo Neanderthal in quella che oggi è la costa del Portogallo.

Le sue impronte, affiancate da quelle di almeno un adulto e di un altro bambino più grande, sono state scoperte sulla spiaggia di Monte Clérigo, nell’Algarve. E sono qualcosa di raro e prezioso: non ossa, non strumenti, ma un gesto quotidiano impresso nella sabbia — una testimonianza diretta di un momento di vita.

Un sito eccezionale

Le impronte sono emerse da


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