Alti livelli di colesterolo “buono” sono associati a un aumento del rischio di demenza
Come suggerito da un nuovo studio, elevati livelli di colesterolo “buono” nel sangue possono essere associati a un aumento del rischio di demenza. Ad ogni modo, gli esperti sono divisi circa l’associazione di un chiaro legame tra il colesterolo e lo sviluppo della demenza. La demenza sta ad indicare un declino della memoria, del linguaggio, […]
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Fonte: Pixabay/geralt
Come suggerito da un nuovo studio, elevati livelli di colesterolo “buono” nel sangue possono essere associati a un aumento del rischio di demenza. Ad ogni modo, gli esperti sono divisi circa l’associazione di un chiaro legame tra il colesterolo e lo sviluppo della demenza.
La demenza sta ad indicare un declino della memoria, del linguaggio, delle capacità di risoluzione dei problemi e della funzione cognitiva in generale. La maggior parte delle persone affette superano i 65 anni di età.
Gli scienziati devono ancora trovare una cura per questa malattia, anche se al giorno d’oggi i sintomi che provoca la demenza possono essere attenuati più facilmente se viene diagnosticata in tempo. Tuttavia, la ricerca di indicatori precoci di demenza risulta piuttosto fondamentale.
Analizzando i dati di uno studio che ha coinvolto quasi 20.000 individui di età superiore ai 65 anni, i ricercatori provenienti da Australia, Stati Uniti e Germania sono stati in grado di stabilire un effettivo legame tra l’incidenza della demenza e alti livelli di colesterolo “buono” nel sangue.
Esistono due tipi principali di lipoproteine che
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