Addio PFAS? L’Ue fa marcia indietro sul divieto degli inquinanti eterni in questi 8 settori

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato un aggiornamento alla proposta di restrizione dei PFAS a livello UE che, francamente, è molto deludente. Dopo anni di lavoro e oltre 3.500 pagine di dossier, invece di chiudere definitivamente il rubinetto ai “forever chemicals”, l’Agenzia sceglie di fare marcia indietro: 8 categorie di utilizzo dei...

L’ECHA ha aggiornato la proposta di restrizione dei PFAS, ma con un po’ troppe eccezioni che permetteranno ancora l’uso diffuso dei ‘forever chemicals’, rendendo il divieto incompleto e inefficace

Francesca Biagioli

17 Settembre 2025

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato un aggiornamento alla proposta di restrizione dei PFAS a livello UE che, francamente, è molto deludente. Dopo anni di lavoro e oltre 3.500 pagine di dossier, invece di chiudere definitivamente il rubinetto ai “forever chemicals”, l’Agenzia sceglie di fare marcia indietro: 8 categorie di utilizzo dei PFAS saranno infatti escluse dal divieto. E non è l’unica scelta discutibile.

A commentare questa decisione, esprimendo grande preoccupazione per il nostro futuro, è ChemSec, rete internazionale indipendente che promuove l’adozione di alternative più sicure alle sostanze chimiche pericolose. Secondo l’organizzazione, questa decisione rappresenta un precedente pericoloso e inaccettabile.

Nonostante l’aggiornamento ribadisca l’urgenza di ridurre l’uso dei PFAS, l’ECHA sembra infatti ignorare che queste sostanze rimangono tra le più persistenti e pervasive dell’ambiente. Sono già


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