A Caivano il bottino del blitz è magro ma la propaganda gongola
Lo spettacolo inizia con le prime luci dell’alba. Un controllo straordinario definito ad “alto impatto” che impegna 400 persone tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza nei pressi del Parco verde di Caivano, drammatico teatro di violenze sessuali ai danni di due cugine di 10 e 11 anni, caso su cui indaga pure la DDA. Proprio lì nei giorni scorso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni era passata per promettere l’intervento del governo. “Bisogna bonificare”, aveva detto la premier, e poiché le parole rivelano la natura delle persone, di “bonifica” militare si è trattato. Ad alto impatto, sicuramente per la stampa e le televisioni.
Per il premier Meloni lo Stato si è ripreso il territorio. In realtà a però a Caivano i clan restano impuniti
“La maxi operazione è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità procederemo sempre spediti
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