Un team di scienziati vuole usare la geoingegneria per ricongelare l’Antartide
La start-up britannica Real Ice propone l'uso della geoingegneria per rafforzare il ghiaccio artico, utilizzando acqua di mare per creare nuovi strati di ghiaccio. L'obiettivo è proteggere l'Artico dagli effetti del riscaldamento globale e preservare la biodiversità dell'ecosistema. Il progetto prevede di ricoprire il ghiaccio con neve alla fine dell'inverno, utilizzando idrogeno verde prodotto da energia rinnovabile. Questa iniziativa mira a contrastare il rapido scioglimento dei poli, che ha registrato livelli record negli ultimi decenni.
Un team di scienziati vuole usare la geoingegneria per ricongelare l’Antartide – Scienze Notizie
La start-up Real Ice prevede di utilizzare l’acqua di mare per addensare il ghiaccio artico con una tecnologia chiamata geoingegneria. L’azienda con sede nel Regno Unito afferma sul suo sito web che “il ripristino del ghiaccio marino è una parte fondamentale del ripristino del nostro mondo naturale” e paragona la misura alla riforestazione dell’Amazzonia.
Il progetto comporterebbe l’inondazione del ghiaccio marino con acqua di mare per creare un ulteriore strato di ghiaccio. Poi, a fine inverno, verrebbe ricreato uno strato di neve sopra la parte ghiacciata per proteggerla dalle radiazioni solari, che, in questo modo, aumenteranno nuovamente. Ciò verrebbe realizzato con l’idrogeno verde, generato da energia rinnovabile (energia eolica o solare).
L’idea di ricongelare l’Artico cerca di invertire i dati critici evidenziati anno dopo anno dagli scienziati. Nel 2023, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato che lo scioglimento dei poli in Groenlandia e Antartide è quintuplicato dagli anni ’90. In totale, tra il 1992 e il
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