Quando il maggior inquinatore di plastica al mondo schiaccia il suo logo in nome del riciclo: il greenwashing targato Coca Cola è servito
Il logo, arcinoto a livello planetario, schiacciato, a significare l’importanza di un rifiuto da riciclare. Così Coca Cola lancia in America Latina – dove il Sistema Coca-Cola è potentissimo – una nuova campagna out-of-home che celebra il riciclo di lattine e bottiglie. E no, non possiamo fare a meno di parlare di greenwashing
Possono fare quello che vogliono se poi, guardando in profondità, rimangono sempre gli stessi interessi lobbistici e le stesse dinamiche di produzione sottaciute. Motivo per cui nemmeno la nuova campagna “Recycle Me” ci fermerà dal sostenere che sì, signori, siamo dinanzi all’ennesimo caso di greenwashing.
Non basterà infatti la potenza del logo Coca-Cola, modificato e “schiacciato” a mo’ di lattina pronta al riciclo per degli spot che verranno lanciati nelle principali città dell’America Latina (la “patria” della produzione della bevanda), tra cui Buenos Aires, Argentina, Brasile e Messico, per spacciarsi come una multinazionale attenta all’ambiente e all’etica.
Come parte dell’impegno della Coca-Cola di riciclare tutti i loro packaging entro il 2030, WPP Open X, guidato da Ogilvy New York, ha usato il potere
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