Se proprio devi mangiare petto di pollo, non comprarlo se ha questi segni (è carne “malata”, è il white striping)
I polli rinchiusi negli affollatissimi allevamenti intensivi sono impossibilitati a muoversi, sottoposti a selezione genetica ed esposti a una lunga serie di problemi muscolo-scheletrici e cardiaci: questo trattamento disumano ha dei risvolti sempre più evidenti anche sulla qualità e l’estetica della carne che poi finisce sulle nostre tavole. Uno dei fenomeni più allarmanti che negli...
La maggior parte dei polli che compriamo nei supermercati è affetta dal cosiddetto white striping, una malattia che ci mostra tutta la sofferenza cronica provata da questi animali degli allevamenti e che rende la carne meno sana per i consumatori. Sapresti riconoscerla?
@Essere Animali
I polli rinchiusi negli affollatissimi allevamenti intensivi sono impossibilitati a muoversi, sottoposti a selezione genetica ed esposti a una lunga serie di problemi muscolo-scheletrici e cardiaci: questo trattamento disumano ha dei risvolti sempre più evidenti anche sulla qualità e l’estetica della carne che poi finisce sulle nostre tavole.
Uno dei fenomeni più allarmanti che negli ultimi tempi attirato l’attenzione degli esperti del settore e dei consumatori è il cosiddetto “white striping” (letteralmente”strisce bianche”), ovvero le strisce di tessuto adiposo bianco che si formano sui petti dei polli allevati nei grandi stabilimenti. Sebbene possa sembrare un mero problema estetico, il white striping ci dice parecchio sul benessere (non tutelato) di questi animali e ha implicazioni anche sulla qualità dell’alimentazione umana.
Da un’inquietante inchiesta condotta dall’associazione Essere Animali su 603 confezioni di petto di
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