Senza freni contro Geolier: “Napoletano scorretto”
Il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te”, con cui Geolier si presenta a Sanremo, scatena le critiche dei puristi della lingua napoletana.
Il Festival di Sanremo 2024, attesissimo dal 6 al 10 febbraio, diventa già teatro di una vivace polemica linguistica. Al centro del dibattito, il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te” del trapper Geolier, accusato di un uso “scorretto” della lingua napoletana.
De Giovanni critica: “Uno strazio”
A lanciare la polemica contro Geolier è stato lo scrittore e autore dei Bastardi di Pizzofalcone – Maurizio De Giovanni, seguito da Angelo Forgione – che con le sue parole ha infiammato i social. “È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio“, ha scritto.
Con riferimento alla scrittura dei testi di Pino Daniele, De Giovanni aggiunge: “Non c’è alcun giudizio sull’artista, il suo valore musicale e il suo successo che per altro gli auguro con tutto il cuore”.
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