Agostino Abbagnale: «Quando a 22 anni, dopo l'oro di Seoul, ho avuto una trombosi»

Agostino Abbagnale: «Quando a 22 anni, dopo l’oro di Seoul, ho avuto una trombosi»

In Italia, il tromboembolismo venoso colpisce ogni anno una persona ogni 1.000 soggetti. Se non trattato tende a ripresentarsi in circa un terzo dei casi e può portare alla morte in un caso su quattro. In occasione della Giornata Mondiale della Trombosi il campione olimpico racconta la sua esperienza, per sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi tempestiva

Cosa ha provato in quel momento?
«Anche se inizialmente non avevo bene idea di cosa questo evento potesse comportare, mi è caduto il mondo addosso. Ero giovanissimo e dopo aver raggiunto ciò che tanto sognavo e per il quale avevo lavorato duramente volevo continuare a crescere ma credevo che la trombosi avesse spazzato via ogni possibilità».

Anche perché smise con l’attività agonistica
«Sì. Dopo aver superato la trombosi ho iniziato un trattamento farmacologico anticoagulante a lungo termine per evitare che ricapitasse. Assumere quei farmaci porta ad una maggiore probabilità di avere emorragie, che aumenta ulteriormente se si praticano attività che espongono a traumi fisici. Nel canottaggio non c’è questo rischio ma all’epoca non esisteva ancora in Italia da parte della medicina una posizione ufficiale rispetto a questo tipo di terapia in relazione allo sport, così la Commissione Medica Olimpica Italiana, riunitasi per discutere il mio caso, decise che non c’erano i presupposti per darmi il consenso alla pratica agonistica. Ho dovuto quindi smettere

Leggi tutto: https://www.vanityfair.it/article/agostino-abbagnale-quando-a-22-anni-dopo-loro-di-seoul-ho-avuto-una-trombosi

LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER