Sanità, nel Lazio solo il 10% delle prestazioni critiche erogate dal privato tramite ReCup
Secondo il contratto valido fino al 2024 le prestazioni dovrebbero raggiungere invece il 70%
Per contratto, le prestazioni dovrebbero arrivare al 70%. Invece, solo il 10% delle prestazioni critiche erogate nel 2023 dalle cliniche private del Lazio sono state effettuate attraverso il sistema ReCup regionale. È quanto è emerso dall’incontro tra il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e le associazioni di categoria delle strutture accreditate private. Durante il colloquio, al quale hanno partecipato anche Andrea Urbani, responsabile dei progetti speciali regionali, e Marco Marafini, direttore regionale, è quindi emerso che le strutture sanitarie private non hanno ancora concluso il percorso di integrazione delle proprie agende nel sistema regionale.
Francesco Rocca, sin dal suo insediamento, ha promesso di occuparsi da subito della sanità regionale. Un settore che, come detto dal numero uno della Pisana, preoccupa non solo dal punto di vista economico. Le liste d’attesa per le visite e il caos nei pronto soccorso rappresentano, ad oggi, l’emergenza da affrontare e risolvere. Visto che il pubblico non riesce a stare al passo occorre, quasi inevitabilmente, affidarsi anche alle strutture private in attesa, magari, di nuovi (e cospicui) investimenti nella sanità regionale. Rocca vuole imprimere
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