Bipolarismo, la crisi della sinistra vista da Fini: «Ha perso l’identità. La destra, invece, ce l’ha»
«Io non devo entrare in nessun partito, non ho tessere. Cerco di ragionare per dare contributi». Non alimenta aspettative Gianfranco Fini, tornato oggi a intervenire pubblicamente in occasione della presentazione a Napoli del libro dell’ex-deputato Enzo Raisi (“La casta siete voi“). Ma è un Fini che non rinuncia a dire la sua, spaziando sui vari temi che affollano l’attuale agenda politica. A cominciare dalla crisi di legittimazione dei partiti per finire agli scenari internazionali, pesantemente ipotecati dalla guerra tra Russia e Ucraina.
Fini a Napoli per la presentazione del libro di Raisi
Un contributo sulla politica attuale frutto dell’analisi di un protagonista assoluto che ne è fuori da tempo. Non stupisce perciò se la prima riflessione riguarda lo stato di salute del bipolarismo, di cui Fini fu cofondatore negli anni ’90. In quegli anni destra e sinistra cominciarono a sperimentare l’alternanza di governo. Da allora tante cose sono cambiate. E l’ex-fondatore di An non esita a rimarcarlo: «La sinistra soffre in primo luogo di un problema di identità, mentre la destra, piaccia o meno, un’identità ce l’ha. La sinistra questo lo ha perso».
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«Non sovrapporre
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