Cardini: con le dimissioni Ratzinger lanciò un grido d’allarme sulla situazione della Chiesa
Il Papa Emerito morto oggi a 95 anni nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano e le cui esequie si svolgeranno il 5 gennaio “era un uomo della concordia e anche di un certa serenità di governo”. Lo storico Franco Cardini ricorda così, conversando con l’AdnKronos, la figura di Benedetto XVI.
Cardini sottolinea che alla fine del suo pontificato “non ce l’ha fatta davanti a quello che l’aspettava e si è tirato indietro. Non ho nessun titolo per giudicarlo, avrà avuto le sue ragioni che rispetto. Nessuno di noi è di acciaio, d’altra parte non so come abbia vissuto questi anni di pontificato emerito. Non so quanto si sia pentito o, al contrario, si sia rafforzato nella sua idea di allontanarsi dal soglio pontificio. Questo è l’interrogativo che si pongono tutti”.
Cardini: Benedetto XVI si è trovato davanti a un bivio
In ogni caso, per Cardini, questa scelta è stata “un segnale di allarme che probabilmente ha ritenuto giusto lanciare. A un certo punto si è trovato davanti a un bivio: o continuare e, col proseguimento del suo pontificato, se non attutire per lo meno nascondere le divergenze che c’erano all’interno del Sacro Collegio e della Chiesa, oppure ritenere che queste divergenze erano arrivate a un momento tale da rendere necessario che si esplicitassero. Finché era Papa la possibilità di risolvere in un modo o nell’altro certi problemi che c’erano nella Chiesa, e che magari ci sono ancora, non si profilava”.
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