
Covid, Schillaci: «Gryphon e le altre varianti della Cina sono già presenti da tempo anche in Italia»
Sono i primi risultati dei test di laboratorio annunciati dal ministro della Salute. Che ha firmato la proroga per l’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa fino al 30 aprile
Le varianti che alimentano i casi di Covid in Cina (l’attenzione, in particolare, è puntata sulla sottovariante XBB.1.5 del virus SarsCoV2, conosciuta anche come «Gryphon») sono già presenti da tempo anche in Italia. Sono i primi risultati di laboratorio, annunciati dal ministro della Salute Orazio Schillaci durante l’informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all’emergenza in Cina.
Sono anche arrivati i primi risultati sui test dei passeggeri in arrivo all’aeroporto di Fiumicino: su 49 passeggeri risultano 5 casi di positività. È una situazione ritenuta «normale», con circa il 10% di positivi.
Il ministro Schillaci ha comunicato che sarà necessario un «costante monitoraggio» per verificare l’eventuale comparsa di una nuova variante del virus SarsCoV2 «che vada oltre la Omicron». Ma facendo attenzione a «evitare interpretazioni allarmistiche. Al momento le varianti della Cina – come Gryphon – sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale».
E ancora: «Serve un raccordo con l’Ue per limitare l’afflusso di passeggeri positivi dal paese asiatico, abbiamo tenuto rapporti con Ecdc per uno continuo scambio di informazioni per provvedimenti rapidi e l’Italia partecipa al progetto di
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