
Il pentolone cosmico di Manuel Göttsching
Ieri è arrivata la notizia della morte, avvenuta il 4 dicembre, di Manuel Göttsching, negli anni '70 fondatore degli Ash Ra Tempel e padre del krautrock, che ha anticipato la musica dei cinquant'anni successivi. È stata diffusa ieri la notizia della morte, a settant’anni, di Manuel Göttsching, avvenuta il 4 dicembre. Il suo nome, degno … Continued
È stata diffusa ieri la notizia della morte, a settant’anni, di Manuel Göttsching, avvenuta il 4 dicembre. Il suo nome, degno di un altare votivo nelle case degli appassionati di krautrock, elettronica minimalista e psichedelismi assortiti, non dirà moltissimo al grande pubblico, ma è impossibile sovrastimare la sua importanza nello sviluppo di musiche ancora oggi popolarissime come house e techno. Uno che non è nuovo a giudizi abbastanza apodittici come Simon Reynolds ha definito il krautrock “the ultimate music” e, per quanto ogni classifica possa essere discutibile, ci sono buone ragioni per essere d’accordo con questa presa di posizione.
È un dato di fatto che i fricchettoni figli della generazione protagonista del nazismo e della Seconda guerra mondiale, desiderosi di evadere da un passato così buio per viaggiare verso le praterie cosmiche, hanno realizzato musica tra la più originale e fuori dagli schemi che si sia sentita nel Novecento. Mescolando le intuizioni dei compositori di avanguardia come Stockhausen al rock psichedelico americano, gruppi come Kraftwerk, Can, Popol Vuh, Tangerine Dream, Faust, Cluster e Harmonia, aggiungendo enormi dosi di libertà e
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