
COP15, cosa è stato detto finora? Ecco le 5 peggiori dichiarazioni alla Conferenza sulla biodiversità
COP15, quanta confusione. Se al centro del vertice sulla biodiversità rimane il problema di trovare un equilibrio tra i diritti dei popoli indigeni e la conservazione, molti ancora sono i dubbi e i nodi da sciogliere. Alla COP27 in Egitto la criticità era rappresentata dalla soglia di +1,5 ° C e ora,similmente nella Conferenza delle...
A una settimana dall’inizio della COP15, Survival International ha selezionato le 5 peggiori dichiarazioni fatte da Governi e ONG durante i lavori
COP15, quanta confusione. Se al centro del vertice sulla biodiversità rimane il problema di trovare un equilibrio tra i diritti dei popoli indigeni e la conservazione, molti ancora sono i dubbi e i nodi da sciogliere.
Alla COP27 in Egitto la criticità era rappresentata dalla soglia di +1,5 ° C e ora,similmente nella Conferenza delle Nazioni Unite di Montreal, è stato identificato come obiettivo ultimo il raggiungimento della protezione del 30% della terra e del mare entro il 2030: 30×30.
Ma come stanno andando le cose?
A una settimana dall’inizio della COP15, Survival International ha selezionato le 5 peggiori dichiarazioni fatte da governi e ONG durante i lavori e in intervista. Eccole:
“Il 30% non è un numero casuale”: lo ha detto Justin Trudeau, Primo Ministro canadese, a proposito del target del 30% (noto anche come 30×30). “Non abbiamo scelto il numero 30% a caso. Secondo i più grandi scienziati, è la soglia critica per evitare il rischio
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