«Ho ucciso mia figlia, l’ho fatto per il mio onore»: ecco la telefonata che incastra il padre di Saman
Secondo le accuse dei carabinieri Shabbar Abbas stava discutendo al telefono con il fratellastro rimasto a Novellara
«L’ho uccisa io, l’ho fatto per il mio onore: ora tutti sapranno chi sono». Ore 15.32 del 6 giugno 2021. Shabbar Abbas, il padre di Saman, la diciottenne pachistana che sarebbe stata strangolata dai familiari, secondo le accuse dei carabinieri, qualche giorno prima, nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio a Novellara, nella Bassa reggiana, viene intercettato al telefono mentre discute animatamente, insultandolo, con il fratellastro rimasto a Novellara. Shabbar è già scappato con la moglie Nazia in Pakistan. Ma le voci sull’indagine dei carabinieri lo stanno terrorizzando. «Chi ha parlato? Avevamo giurato sul Corano!». Il colloquio burrascoso prosegue tra insulti e intimidazioni (Alessandro Fulloni).
21 novembre 2022 – Aggiornata il 21 novembre 2022 , 20:50
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