Scontrarsi per uno scontrino? A me è successo e non è la prima volta

Scontrarsi per uno scontrino? A me è successo e non è la prima voltailfattoquotidiano.it

di Lilli Valentino

Da parecchi anni vivo all’estero. Ogni tanto – per farmi del male – torno in Italia, a Torino. Vedo quel che resta della famiglia e mi guardo intorno. Interagisco, necessariamente, con l’ambiente.
Di recente, sempre per farmi del male, ho trascorso in Italia ben sei settimane. Ho dovuto acquistare parecchi oggetti e ho quasi sempre pagato con la carta. Come ovvio ho sempre avuto lo scontrino.

Due sole volte, per la fretta, ho tirato fuori i contanti.

La prima volta ho pagato 16 euro per una teglia in silicone in un piccolo, ma elegante negozio di una famosa via del centro. L’oggetto, già imbustato, si trovava sul bancone e la cassa dal lato opposto del negozio. Presi in soldi, la titolare ha cincischiato per un po’ con la cassa e mi ha lasciato tornare da sola al bancone per prendere il mio acquisto, mentre lei si allontanava dalla cassa di qualche passo. Visto che non c’era alcuna traccia di scontrino in vista ho dovuto dire alla persona che c’era con me: “Aspetta un attimo. Devo ancora prendere lo

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