Olio extravergine d’oliva: l’innovativo metodo che permette di riconoscere quello falso (e sventare le frodi)
Un team dell’Università Cattolica, campus di Piacenza, è riuscito a trovare un sistema per smascherare le frodi alimentari che riguardano l’olio extravergine di oliva. I ricercatori hanno messo a punto un algoritmo che “avverte” la presenza di certe molecole nell’olio prodotto con l’oliva Taggiasca ligure
Come sappiamo, l’olio di oliva è uno dei prodotti del nostro territorio più a rischio falsificazioni e frodi alimentari. Pensate che, secondo la Coldiretti, oltre una bottiglia su quattro (27%) è risultata falsificata e nel 2021 sono arrivati ben 540 milioni di chili di olio estero (che corrisponde a quasi il doppio della produzione nazionale).
La falsificazione riguarda diversi tipi di olio, tra cui alcune tipologie più riconosciute e costose, come l’olio ricavato dalla Taggiasca Ligure.
Il problema è che non è sempre facile accorgersi delle frodi e diversi studi stanno cercando di mettere a punto dei sistemi semplici per individuare prontamente le falsificazioni.
Oggi vi parliamo dell’algoritmo, basato sull’intelligenza artificiale, messo a punto dai ricercatori dell’Università Cattolica. Questo è in grado di riconoscere l’originale olio extravergine da “Taggiasca
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER