ŤMi chiamo Roxana, sono rumena e cerco casa a Firenzeť: l’agente immobiliare riattacca
ŤMi chiamo Roxana, sono rumena e cerco casa a Firenzeť: l’agente immobiliare riattaccacorriere.it
«Salve, chiamo per l’annuncio della casa in affitto a Gavinana». L’agente è felice, risponde entusiasta. «Sì, ottimo! Benissimo». Vuole fissare subito l’appuntamento. «Come si chiama?». Lei risponde: «Roxana». L’agente – una donna, giovane – non capisce. «Roxana con la ics». «Roxana Iftime». «Ehhh???». Il cognome suona straniero, anzi è straniero, perché Roxana, fluente parlata in italiano con un accento non accento che potrebbe vagamente suonare marchigiano, ma non più esotico, è nata in Romania.Non capisce di nuovo e chiede lo spelling. «Imola Firenze Torino Imola Milano Empoli». A quel punto le chiede la provenienza. «Romania. Ma vivo a Firenze da 11 anni». L’agente attacca il telefono, e tanti saluti.
È solo la punta di un iceberg bello grosso: «Quello di un mercato immobiliare impazzito a Firenze dopo un mese di chiamate». Si sfoga su Facebook. Roxana ha trent’anni, lavora come operatrice culturale in varie realtà teatrali della città. Ha anche una sua compagnia, dove fa la regista. Cerca una stanza o un monolocale o una casa da dividere. Filtri di ricerca ampi. Come il range di prezzo: da 300 a 850 euro al mese. Eppure nessuna agenzia vuole concederle mai una locazione. Quando le chiedono che lavoro fa, un insieme composito che ricade sotto la categoria «operatore culturale», peggio che mai. Suona tanto «artista». Che è tradizionalmente (ma non per forza) sinonimo di «squattrinata». Roxana è straniera, è single, fa un lavoro considerato atipico. «Quando scoprono che sono rumena spesso mi propongono di andare a vivere con un anziano da accudire. Non sto nemmeno a rispondergli che quello non si chiama “affitto”, si chiama fare la badante, ed è una cosa per cui si riceve uno stipendio, nel caso».