
Sinner ko per i crampi: perché è successo (e perché potrebbe capitare anche a te)
È finita nel modo più amaro: Jannik Sinner ha dovuto alzare bandiera bianca a Shanghai, piegato non dal suo avversario, ma dai crampi. Dopo oltre due ore e mezza di battaglia contro Griekspoor, il numero 2 del mondo ha cominciato a zoppicare vistosamente nel terzo set. Poco dopo, ha smesso di correre del tutto. Niente...
Jannik Sinner si è ritirato a Shanghai a causa dei crampi, un problema tanto comune quanto sottovalutato. Dietro c’è un mix di disidratazione, sforzo e carenza di sali minerali. E sì, può capitare a chiunque, non solo agli atleti d’élite.
6 Ottobre 2025
©Jannik Sinner/Facebook
È finita nel modo più amaro: Jannik Sinner ha dovuto alzare bandiera bianca a Shanghai, piegato non dal suo avversario, ma dai crampi. Dopo oltre due ore e mezza di battaglia contro Griekspoor, il numero 2 del mondo ha cominciato a zoppicare vistosamente nel terzo set. Poco dopo, ha smesso di correre del tutto.
Niente medical time out: il regolamento non lo prevede per i crampi. Fine della partita. Ritiro, sconfitta, 950 punti persi. Ma la domanda è un’altra: perché succede? E soprattutto, perché può capitare anche a noi?
Non è solo stanchezza
I crampi non sono un semplice “effetto collaterale” della fatica, anche se è così che li percepiamo. In realtà sono
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